Nel mercato immobiliare di oggi, sempre più attento alla sostenibilità e ai costi di gestione, la certificazione energetica, chiamata spesso APE (Attestato di Prestazione Energetica), gioca un ruolo fondamentale.
Se stai pensando di vendere casa, l’APE non è solo un obbligo legale: è un'opportunità per comunicare trasparenza, valore e attenzione all’efficienza energetica, elementi sempre più apprezzati dagli acquirenti.
In questo articolo vedremo in modo semplice:
Cos’è la certificazione energetica
Cosa deve contenere l’APE
Cosa fare se l’APE non è aggiornato
Chi può rilasciare l’APE
Perché è importante per la vendita
Alcuni consigli pratici per chi vende
L’APE è un documento che descrive quanto consuma un immobile in termini di energia (riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, ventilazione) e lo colloca in una classe energetica che va da A (alta efficienza) a G (bassa efficienza).
È obbligatorio in caso di vendita (dal 1° luglio 2009), ma può anche aiutare a valorizzare la casa. Un immobile con una buona classe energetica viene percepito come più moderno, conveniente nei consumi e, quindi, più interessante per chi compra.
L’APE è un documento tecnico, ma con ricadute
pratiche.
Deve includere:
Consumo energetico annuo (in kWh/m²): quanto energia serve ogni anno per metro quadro.
Efficienza dell’edificio: quanto bene isolano le pareti, i serramenti, il tetto, ecc.
Classe energetica: una lettera da A a G che riassume il consumo energetico.
Tipo di impianti presenti: caldaia, pompa di calore, tipo di combustibile, dispositivi di regolazione, ecc.
Suggerimenti per migliorare l’efficienza: con indicazioni pratiche ed eventuali costi stimati.
Validità dell’APE: solitamente 10 anni, ma può scadere prima in caso di lavori importanti.
Dati identificativi: info sull’immobile, sul tecnico che ha redatto il documento e sulla procedura.
Tutte queste informazioni servono all’acquirente per valutare meglio i futuri costi energetici e per il venditore rappresentano un modo concreto per mostrare trasparenza e affidabilità.
È molto comune che l’APE sia vecchio o non rispecchi lo stato attuale dell’immobile, ad esempio dopo una ristrutturazione. In questi casi, va aggiornato, anche per evitare problemi in fase di vendita.
Se sono stati fatti lavori che migliorano (o peggiorano) l’efficienza energetica: nuovi infissi, cappotto termico, rifacimento del tetto, ecc.
Se sono passati più di 10
    anni dalla data di rilascio.
    
    Come
    comportarsi se manca l'APE
Contatta un tecnico abilitato (certificatore energetico).
Fornisci i documenti utili, come:
planimetrie e disegni tecnici
libretti degli impianti
eventuale documentazione dei lavori fatti
Valuta con il tecnico se conviene fare qualche miglioramento prima della vendita.
Allega l’APE al contratto di vendita e fai firmare all’acquirente la ricevuta di consegna.
Se l’APE è ancora valido e riflette lo stato attuale dell’immobile, non è necessario aggiornarlo.
Nota importante: non serve aggiornare l’APE durante una ristrutturazione, a meno che non si stia vendendo o affittando subito dopo (o se lo richiede una norma regionale).
Solo tecnici abilitati possono redigere l’APE: devono essere iscritti a un albo professionale e accreditati a livello regionale. Una volta prodotto, l’APE viene registrato nel sistema informatico della Regione e riceve un numero di protocollo.
Ci sono alcune eccezioni in cui non è obbligatorio:
Piccoli edifici isolati (meno di 50 m²) senza impianti di riscaldamento.
Locali non residenziali senza impianti di climatizzazione.
Autorimesse, cantine, depositi, se privi di impianti termici.
L’APE è più di un
obbligo legale.
È uno strumento che:
aumenta la credibilità del venditore
aiuta l’acquirente a fare una scelta consapevole
aiuta a capire qual è lo stato dell'immobile al momento della vendita, dato fondamentale per stabilirne il prezzo. 
    E' obblgatorio per legge riportare la classe energetica negli annunci pubblicitari e sui cartelli di vendita
Ricorda di consegnare l’APE all’acquirente e di includerlo nel contratto.